LOMBARDIA: CONTROGARANZIE DEL FEI PER 280 MILIONI
Nuovi finanziamenti superiori a 600 milioni a micro, piccole e medie imprese garantiti dai confidi fino all’80%. Sono questi in sintesi i risultati che si potranno ottenere con l’accordo siglato il 19 luglio tra Federfidi Lombarda, Consorzio regionale di garanzia fidi di secondo livello, e Fei, Fondo Europeo per gli Investimenti.
L’accordo, valido fino a luglio 2014, prevede l’attivazione di controgaranzie per 280 milioni di euro, nell’ambito del Programma per la competitività e l’innovazione CIP – Competitivness and Innovation Framework Programme. Il progetto è stato realizzato anche grazie al contributo di 5 milioni di euro di Unioncamere Lombardia e delle Camere di Commercio lombarde.
Il meccanismo di finanziamento si basa su un sistema di garanzie che agisce su un doppio livello e che ha un effetto moltiplicatore sulle risorse messe a disposizione dal FEI: Federfidi Lombarda, intermediario dei sussidi/risorse gratuite provenienti dal FEI, controgarantisce i confidi e questi, a loro volta, intervengono per prestare garanzia alle banche e favorire così l’accesso al credito delle imprese. La durata dei finanziamenti deve essere superiore a 36 mesi e non può andare oltre 120 mesi, con l’eccezione dei finanziamenti al di sotto dei 15.000 euro, la cui durata minima scende a 18 mesi.
Una particolare attenzione sarà riservata alle start up, le imprese iscritte da meno di 24 mesi al Registro Imprese, per le quali la garanzia del Confidi sarà sempre pari all’80% per finanziamenti fino a 40 mila euro. Più in generale l’iniziativa consentirà alle imprese di ottenere finanziamenti per realizzare i propri investimenti, ma anche di rispondere alle esigenze di liquidità ordinarie e straordinarie (pagamento dei fornitori, stock etc.) di cui le aziende hanno particolare bisogno, in un momento economico sfavorevole come questo.
La difficile fase per l’accesso al credito è confermato dall’“Indagine sulle condizioni di accesso al credito” di Unioncamere Lombardia pubblicata a luglio di questo anno e messo a disposizione durante la presentazione del’Accordo Federfidi Lombarada-Fei. Nel primo trimestre 2012 il 53,8% degli intervistati indica condizioni meno favorevoli rispetto a fine 2011 e il 36% condizioni immutate. Nel 2010 era solo il 31,6% ad indicare un peggioramento rispetto all’anno precedente e il 40,7% condizioni costanti. Sono le imprese artigiane manifatturiere, le imprese del commercio e quelle dei servizi a lamentare maggiormente il peggioramento delle condizioni a inizio 2012 (tutte con quote intorno al 55-56%), mentre le imprese industriali si fermano al 50%, con una quota del 41% che indica condizioni costanti.
Le imprese che hanno rinunciato al finanziamento, sottolinea l’indagine, lo hanno fatto principalmente a causa di tassi troppo onerosi richiesti dalle banche (62% dei casi di rinuncia). Quelle che si sono viste rifiutare il finanziamento hanno indicato come motivi principali addotti dalle banche problematiche relative ai bilanci (27%), limitazioni nell’ammontare dei crediti (23%) e garanzie non sufficienti (21%). Non sorprende dunque che le imprese indicano quali iniziative prioritarie per favorire l’accesso al credito la possibilità di ottenere contributi in conto interessi per abbattere il costo dell’operazione (38%) e l’utilizzo di fondi di garanzia (35%).
da Newsletter di MCC on line : www.incentivionline.mcc.it